OCCHI SULL’AVVERSARIO – Gli ex del triplete, gli interisti del futuro ed una crisi senza fine: il Genoa in cinque punti
Quest'oggi i nerazzurri saranno in campo con i rossoblu per chiudere al meglio il 2019Chiudere l’anno con il sorriso, rispondendo alla Juventus che grazie alla vittoria sulla Sampdoria è tornata da sola in vetta alla classifica. È questo l’obiettivo dell’Inter che quest’oggi sarà in campo alle ore 18:00 contro il Genoa in quel del Giuseppe Meazza per chiudere un 2019 che ha visto una grande crescita per la formazione nerazzurra. Gli uomini di Antonio Conte dovranno fare i conti con numerose assenze, ragion per cui superare un Grifone in cerca di riscatto non sarà semplice.
MOMENTO DI FORMA
Basta guardare la classifica per capire che l’attuale momento dei rossoblu è tutt’altro che positivo: il Genoa è infatti penultima e non trova il successo da ben otto partite. Allargando l’orizzonte e tornando indietro nel tempo, però, lo sguardo è ancora più terrificante, giacché nelle ultime quattordici gare il Grifone è riuscito a battere solo il Brescia per 3-1. Unica nota positiva è stata data dal pareggio ottenuto in casa del Napoli, squadra di livello sicuramente superiore ma in ogni caso in preda ad una crisi d’identità che ne ha minato il percorso stagionale.
La cura Thiago Motta sembra non aver sortito effetti, e la panchina dello stesso tecnico, al momento, pare tutt’altro che solida. Dopo il successo al debutto con le rondinelle, non è riuscito a dare continuità di risultati ed a migliorare la pessima classifica dei suoi. E dire che dopo la campagna acquisti estivi, che ha avuto il suo centro nell’acquisto di quello Schone semifinalista in Champions League lo scorso anno con l’Ajax, le aspettative erano ben diverse.
Contro i nerazzurri è già una gara da non sbagliare, perché dopo la sconfitta nel derby contro la Sampdoria di sabato scorso, in quella che a Genova non è mai una partita come le altre, l’ambiente è in fermento: battere l’Inter potrebbe dare la carica giusta per rilanciarsi verso un 2020 in cui i rossoblu dovranno lottare per evitare l’onta della retrocessione.
GLI INTERISTI DEL PASSATO
SiOC sono riabbracciati ed hanno ricordato insieme i magnifici anni passati con addosso la maglia nerazzurra. Thiago Motta e Goran Pandev si sono ritrovati quest’anno al Genoa, a distanza di quasi dieci anni da quella meravigliosa stagione vissuta a Milano con Jose Mourinho in panchina, conclusa con la cavalcata trionfale verso il triplete ottenuto nel 2010.
Con il tempo trascorso, però, i ruoli sono cambiati: Thiago Motta ha lasciato la regia in mezzo al campo per sedersi in panchina, mentre Pandev è ancora il punto di riferimento offensivo dei suoi in grado di guidare i giovani compagni grazie all’esperienza accumulata nel corso degli anni.
Con addosso la maglia nerazzurra il calciatore macedone ha disputato sessantanove partite, mettendo a segno otto reti. Fra queste, spicca senza dubbio quella al Bayern Monaco, che completò una clamorosa rimonta all’Allianz Arena che permise all’Inter di ottenere l’accesso ai quarti di Champions, dove sarebbe stata poi eliminata in maniera umiliante dallo Schalke 04.
Per Thiago Motta, invece, i gettoni sono stati ottantatre, conditi da dodici gol e nove assist. È bastato poco, all’italo brasiliano, per entrare nei cuori dei tifosi: già alla seconda gara, infatti, ha realizzato una rete pesantissima contro il Milan, nell’indimenticabile quattro a zero nel derby d’andata del 2009/10.
GLI INTERISTI DEL FUTURO
Secondo alcuni è l’erede designato a succedere a Samir Handanovic fra i pali dell’Inter, giacché fin da giovanissimo ha mostrato spiccate doti in porta ed è stato descritto come predestinato. Valutarne il rendimento in questa stagione è complesso, dato che la sua difesa ha mostrato continuamente enormi limiti che hanno portato a subire una grande quantità di gol. Nonostante queste difficoltà, però, Ionut Radu è riuscito comunque a mettere in mostra il suo talento, figurando sempre fra i migliori tra i giocatori mandati in campo da Thiago Motta.
Il club nerazzurro, che ne detiene il cartellino, sta vigilando attentamente sul suo percorso di crescita, pronto a riportarlo alla base una volta completato il percorso di maturazione.
Un altro ex nerazzurro che attualmente veste la maglia del Grifone è Andrea Pinamonti, messosi in luce già lo scorso anno con la maglia del Frosinone e nella passata estate al mondiale under 20 giocato con l’Italia. L’Inter è stata costretta a sacrificarlo per esigenze di mercato, cedendolo al Genoa in prestito con obbligo di riscatto, ma ne sta seguendo i progressi, eventualmente pronta a riprenderlo sfruttando un diritto di prelazione verbale concordato con i rossoblu.
LA SORPRESA
Inutilizzato nella prima parte di stagione, protagonista in queste ultime settimane. Kevin Agudelo, giovane classe 1998 ed uno dei talenti più interessanti fra quelli cresciuti all’ombra della lanterna, sta riuscendo a ricavarsi pian piano il suo spazio, scalando le gerarchie del club allenato da Thiago Motta.
Difficile immaginare un debutto in Serie A più dolce per il calciatore del Genoa, mandato in campo contro il Brescia nella prima gara del nuovo allenatore. Subentrato ad inizio ripresa al posto di Radovanovic, Agudelo ci ha messo poco più di venti minuti per trovare la via del gol, sfruttando un assist di Andrea Pinamonti.
Nella sfida successiva è stato protagonista anche con la Juventus, servendo Christian Kouamé per il gol del momentaneo pareggio rossoblu, in una gara che gli uomini di Maurizio Sarri avrebbero vinto poi per 2-1.
GLI ASSENTI
“Se Atene piange, Sparta non ride”, dice un noto proverbio italiano. La situazione infortuni in casa Inter, infatti, è ormai nota a tutti: Antonio Conte dovrà reinventarsi una formazione completamente rimaneggiata per fronteggiare le numerose assenze dovute ad infortuni e squalifiche. Ma anche Thiago Motta dovrà fare i conti con l’indisponibilità di numerosi suoi giocatori.
Non saranno del match due dei punti di riferimento offensivi dei genoani, ovvero l’ex Goran Pandev e Christian Kouamé: il primo è squalificato, il secondo dovra stare fermo a lungo a causa di una rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, che gli impedirà di tornare a calcare i campi della Serie A prima della prossima primavera.
In dubbio, invece, Lukas Lerager e Christian Zapata, con il primo che nelle ultime ore ha subito un affaticamento muscolare che pone la sua posizione sotto la lente d’ingrandimento. Ancor più complicato il recupero dell’ex Milan, vittima di una lesione muscolare ai flessori.
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