OCCHI SULL’AVVERSARIO – La crisi, le fragilità difensive e la voglia di rivalsa dell’ex Politano: il Napoli in cinque punti
Questa sera la sfida con i campani valevole per la semifinale d'andata di Coppa ItaliaSmaltire in fretta l’euforia del derby e rilanciarsi sul campo, dove questa sera l’Inter sarà impegnata nella delicata sfida di Coppa Italia con il Napoli, gara valevole per la semifinale d’andata. La condizione dei partenopei non è certo la migliore, per questo gli uomini di Antonio Conte hanno un’opportunità da non sprecare per arrivare a giocarsi la finale ed avere la possibilità di alzare nuovamente un trofeo. Di seguito la presentazione dei campani in cinque punti.
MOMENTO DI FORMA
La sconfitta contro il Lecce è stata durissima ed ha pesato come un macigno in un ambiente fragile come quello partenopeo. Perché nonostante le polemiche per un rigore non assegnato, subire tre gol in casa da una squadra che lotta per non retrocedere non può non turbare il morale di una squadra partita con ambizioni scudetto e trovatasi lontana dalle posizioni nobili della classifica.
Già, perché se nelle ultime stagioni il Napoli è stata probabilmente l’unica rivale in grado di mettere paura alla Juventus, arrivando anche in un’occasione a sfiorare il colpaccio, in questo campionato i risultati sono stati ampiamente al di sotto delle aspettative. In estate l’obiettivo era quello di proseguire nel percorso di crescita, provando finalmente a centrare quello scudetto sempre scappato di mano nelle ultime annate, ma fin da subito è stato chiaro che i campani avrebbero dovuto ridimensionare le proprie ambizioni.
Una piccola scossa è arrivata dopo il cambio in panchina, con Carlo Ancelotti sostituito dal suo figlioccio Gennaro Gattuso, dopo settimane incandescenti caratterizzate da uno scontro aperto fra giocatori e società. Quel minimo di fiducia trovata grazie ad un piccolo filotto di risultati utili consecutivi è stato spazzato via dopo la disfatta casalinga contro l’ottimo Lecce di Lorenzo Liverani. Prima della sfida contro i salentini, infatti, erano arrivati tre successi contro Lazio (in Coppa Italia), Sampdoria e soprattutto Juventus, battuta al San Paolo per 2-1. Contro i nerazzurri l’obiettivo sarà quello di rialzare la testa e rilanciarsi in vista del finale di stagione.
L’EX CHE CERCA RIVALSA
Con impegno e dedizione, lo scorso anno Matteo Politano era riuscito a conquistare fin da subito il cuore dei tifosi nerazzurri, che ne hanno apprezzato sia le qualità che la dedizione al lavoro ed al sacrificio. Se durante lo scorso anno l’ex Sassuolo è stato uno degli attori protagonisti nello scacchiere di Luciano Spalletti, quest’anno ha trovato poco spazio. Il modulo scelto da Antonio Conte, infatti, non si sposava con le attitudini dell’esterno, relegato in panchina per tutto il girone d’andata e messo sul mercato nello scorso gennaio.
Inizialmente il calciatore pareva destinato a spostarsi nella capitale, pronto ad essere inserito nello scambio con la Roma che avrebbe portato sulle sponde dei Navigli Leonardo Spinazzola, ma alla fine i nerazzurri ed i giallorossi non hanno più trovato la quadra nella trattativa, ragion per cui il giocatore, già arrivato all’ombra del Colosseo, è stato costretto a riprendere l’aereo per tornare a Milano.
Alla fine però la volontà dell’Inter di cederlo ed il desiderio del giocatore, bramoso di cambiare aria, hanno portato all’apertura della trattativa che ha permesso a Politano di trasferirsi a Napoli. Quale occasione migliore per entrare nel cuore dei propri tifosi della partita contro la propria ex squadra? I difensori nerazzurri dovranno prestare molta attenzione alla vendetta dell’ex.
L’OBIETTIVO NERAZZURRO AL CENTRO DELL’ATTACCO
A far discutere in casa partenopea, oltre alla delicata situazione ambientale e di classifica, è anche il tema dei rinnovi di contratto. Sono diversi, infatti, i calciatori che nelle scorse stagioni sono stati al centro del progetto e che adesso sono in scadenza e non paiono destinati a proseguire la loro avventura sotto l’ombra del Vesuvio.
Fra questi anche il belga Dries Mertens, una delle stelle principali in un decennio che ha visto la crescita esponenziale del Napoli, in grado di stabilirsi definitivamente nelle parti alte della classifica e di partecipare con continuità alle competizioni continentali. Il club nelle scorse settimane ha provato a trattare con l’entourage del giocatore, senza però trovare quella quadra che permetterebbe al talento di proseguire l’esperienza nella società dove ha militato negli ultimi anni.
Per questa ragione già nelle si è parlato dell’interesse della società nerazzurra, pronta ad inserirsi nel caso il giocatore dovesse arrivare alla naturale scadenza del contratto. Durante l’ultima sessione di mercato erano circolate anche voci di un’offerta immediata per il belga in cambio di un conguaglio economico, ma alla fine non se ne è fatto nulla, anche perché Aurelio De Laurentiis difficilmente avrebbe fatto partire uno dei suoi calciatori più importanti a stagione in corso. In estate i discorsi saranno diversi, con il calciatore che potrebbe davvero scegliere l’ombra della Madonnina per proseguire la sua carriera.
I PRECEDENTI IN COPPA ITALIA
Inter e Napoli, ancora l’una contro l’altra in quella che sta diventando una vera e propria classica della Coppa Italia: negli ultimi dieci anni, infatti, le due compagini si sono affrontate ben quattro volte. Il sito ufficiale del club nerazzurro riferisce di come sono solamente tre le partite disputate con maggior frequenza, ossia Milan-Juventus e Milan-Lazio (sei volte) e Juventus-Lazio (cinque).
Nel complesso i precedenti in Coppa Italia sono undici, con cinque vittorie nerazzurre, due partenopee e quattro pareggi. In due occasioni, poi, si è arrivati anche ai calci di rigore: la prima risale al doppio confronto, proprio in semifinale, del 1997, con i campani che riuscirono ad avere la maglio ed a passare il turno. L’altro invece è relativo alla stagione 2010/11, quando Christian Chivu riuscì a realizzare l’ultimo tiro dal dischetto che valse agli uomini allora allenati da Leonardo il passaggio del turno, che avrebbe aperto la strada alla vittoria nel torneo.
L’ultimo incontro, invece, risale ai quarti di finale della stagione 2015/16, quando i nerazzurri riuscirono a passare al San Paolo con un rotondo 2-0, ottenuto grazie alle reti messe a segno da Jovetic e Ljajic, nella gara divenuta famoso soprattutto per le polemiche suscitate dalle parole rivolte dall’allora tecnico partenopeo Maurizio Sarri a quello interista Roberto Mancini.
LA FRAGILITA’ DIFENSIVA
Vero, le due vittorie in Coppa Italia con Perugia e Lazio hanno rappresentato una piacevole eccezione, perché sono state concluse con la porta partenopea inviolata, ma nel complesso il trend generale dei campani da questo punto di vista è tremendamente negativo. L’ultima partita senza subire reti, in campionati, risale infatti addirittura allo scorso inizio di novembre, con la sfida casalinga contro il Genoa conclusa 0-0.
Da allora la squadra allenata prima da Carlo Ancelotti e poi da Rino Gattuso ha infilato una lunga serie di dodici partite nelle quali il proprio portiere è stato sempre battuto. Una fragilità difensiva che sta costando cara alla squadra campana, che nelle scorse settimane ha perso partite e visto complicarsi altre a causa delle troppe reti incassate.
Contro la Sampdoria, infatti, gli azzurri erano avanti di due reti dopo pochi minuti, prima di farsi raggiungere ad un quarto d’ora dalla fine: se a Genova il risultato è stato comunque sorridente, lo stesso non si può dire della sfida contro il Lecce, quando le tre reti incassate in casa hanno garantito ai salentini una vittoria pesantissima per gli equilibri delle zone basse della classifica.
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