Punto mercato – La strategia per gennaio e i piani per giugno: approcci molto diversi

Ormai sembra chiaro, dopo le diverse ripetizioni da parte di Ausilio e l'insistenza con cui la stampa ne parla, che sia necessario distinguere bene gli obiettivi di mercato dell'Inter tra le due prossime sessioni. Se infatti quella di gennaio sarà dedicata maggiormente allo sfoltimento della rosa, quella di giugno è la prima in cui i tifosi interisti possono davvero sperare di vedere ingaggiati campioni da parte di Suning, che promette - tramite Zhang junior - di voler fare grande l'Inter, ovviamente passando per una rosa di valore. Andiamo dunque ad analizzare la situazione per quanto concerne il mercato di riparazione, individuando i possibili partenti tra i giocatori a margine del progetto e quelli con più mercato, e tutti gli obiettivi per giugno, quando non si dovrà più sottostare ai vincoli dell'accordo con l'Uefa dovuti al Fair Play Finanziario e si potrà iniziare a fare sul serio MERCATO INVERNALE CESSIONI - Come già anticipato, il problema principale di Piero Ausilio durante la sessione invernale - che potrebbe essere il banco di prova per decidere sulla sua riconferma e sul conseguente rinnovo - sarà lo sfoltimento della rosa, con troppi elementi ai margini della squadra e dunque un monte ingaggi che può decisamente calare. Cominciando dalla difesa, il più papabile tra i partenti è Davide Santon, passato da primo terzino nelle gerarchie di de Boer ad ultimo in quelle di Stefano Pioli, mentre potrebbe avere mercato anche Andreolli, appena tornato dopo il lunghissimo infortunio, ma che potrebbe risentire dell'impiego di Medel come centrale di difesa, al suo rientro. Se invece il cileno dovesse tornare ad essere impiegato come centrocampista, l'uscita di un centrale difensivo potrebbe non essere contemplata. Infine, Senna Miangue, dopo qualche buonissima indicazione nelle sue prime presenze, potrebbe essere prestato a una squadra belga, tra Anderlecht, Standard Liegi e Club Brugge. Per quanto riguarda il centrocampo, la conferenza odierna di Stefano Pioli potrebbe aver diminuito le probabilità di addio per Felipe Melo, sottolineandone l'unicità per caratteristiche, in assenza di Medel. Se dovesse essere acquistato un centrocampista del profilo tattico simile a quello del brasiliano, allora le carte in tavola potrebbero cambiare. Diverso invece il discorso per Geoffrey Kondogbia, su cui pesano l'alta valutazione a bilancio e una mancanza di certezze inspiegabile, viste le premesse e - appunto - il prezzo di acquisto. In caso di offerta allettante, potrebbe essere ceduto, con Valencia e Olympique Marsiglia tra le principali candidate ad accoglierlo. Su Marcelo Brozović, passibile di nuovo assalto da parte del Chelsea dopo la cessione di Oscar, pende la clausola per l'estero da 50 milioni di euro, mentre Banega è monitorato da Everton e Roma, ma occorre vedere come muterà il suo impiego da parte di Pioli, perché le panchine recenti non possono certo incarnare una bocciatura così prematura. Per Assane Gnoukouri, infine, potrebbe prospettarsi un prestito alla ricerca della continuità, con diversi club di Serie A sull'attenti. In attacco il sovraffollamento è ancora maggiore, con Jonathan Biabiany e Stevan Jovetić tra i più ai margini. Il primo ha meno mercato, ma potrebbe trovarsi una sistemazione tra una piccola di Serie A o emigrando in Cina, mentre il montenegrino piace a Prandelli per il suo Valencia ma anche al Milan e alla Fiorentina soprattutto, la più insistente nel provare ad ingaggiarlo già la scorsa estate. Anche Éder potrebbe essere tentato da qualche proposta milionaria cinese, ma la sua posizione nelle gerarchie del mister è nettamente migliore e non è detto che Pioli non si opponga, in assenza di rimpiazzo. Il discorso Gabigol, invece, che tiene banco in casa Inter da tempo, è molto complicato: molto diranno le prossime due gare che, se offriranno altri 180 minuti di panchina al brasiliano, confermeranno l'ipotesi prestito, ma la destinazione dovrebbe essere europea e non un ritorno in Brasile. ACQUISTI - A quanto pare, a gennaio si dovrebbe assistere ad un solo innesto, ossia quello di un centrocampista difensivo, che avverrebbe però soltanto in caso di cessioni in quel ruolo. I nomi al vaglio della società sono tanti e occorrerà anche capire la quadratura definitiva che Pioli darà alla squadra. Per fare un esempio, Gagliardini dell'Atalanta è uno dei profili seguiti dalla società, ottimo anche perché in grado di giocare sia da interno di centrocampo sia davanti alla difesa e dunque molto duttile. Diverso il discorso per Kessiè, perché prezzo e concorrenza sono più alti e tra gli interessati più agguerriti ci sono Juventus e Napoli. Al tecnico italiano piaccono anche Lassana Diarra, John Obi Mikel e Milan Badelj, ma non si escludono assolutamente sorprese, con Rincon defilato per via di un ruolo più da incontrista e del forte interesse della Roma. MERCATO ESTIVO Ovviamente, trattandosi di un periodo ancora più lontano, tutte le ipotesi riguardano il mercato in entrata, con tante suggestioni e i nomi più disparati a riempire i sogni dei nerazzurri, tra i proclami di Zhang, l'imminente arrivo di nuovi sponsor e la liquidità dei nuovi proprietari nerazzurri stessi. ITALIANI - In difesa, per un'Inter più italiana come quella di cui parla spesso Ausilio, l'obiettivo numero uno è Francesco Acerbi, leader del reparto arretrato del Sassuolo, che non si muoverà a gennaio ma potrebbe diventare nerazzurro a giugno, complice il contratto in scadenza nel 2018. Oltre al già citato Gagliardini, tra i tanti gioiellini dell'Atalanta piacciono anche Caldara (sempre più in orbita Juventus) e Andrea Conti, ottimo terzino o laterale di centrocampo, specie se la difesa a tre diventasse l'opzione predefinita. In attacco, spazio sempre alla gioventù ma anche al talento cristallino: oltre a Berardi, difficilissimo da strappare al Sassuolo per via del protettorato e della prelazione della Juventus, prende quota l'ipotesi Bernardeschi, in quello che sembra ormai essere ufficialmente l'anno della sua consacrazione, a suon di prestazioni e gol. STRANIERI - In difesa, Niklas Süle ha snobbato pubblicamente la Serie A e l'interesse del Chelsea di Conte chiude ulteriormente i discorsi, mentre Kjaer del Fenerbahçe è conteso tra le due milanesi, lui che invece in Serie A ci è già stato e potrebbe tornarci. Per quanto riguarda Hysaj, il suo agente ha fatto sapere dell'interesse da parte dell'Inter, che potrebbe puntarci con forza per garantirsi un titolare di livello assoluto (pare piaccia anche al Manchester United). A metà campo, le nuove candidature sono quelle di Schneiderlin, poco sfruttato da Mourinho proprio con i Red Devils e di Krychowiak, acquistato quest'estate dal Paris Saint Germain, mentre sulla trequarti l'opzione che stuzzica Suning riguarda James Rodríguez, il grande colpo, anche a livello di marketing, per alzare l'asticella. Proprio in questo senso, anche la pista che porta ad Alexis Sánchez potrà essere percorsa, ma sicuramente si tratta di quella più costosa e anche tortuosa, vista la folta concorrenza in caso di partenza del Niño Maravilla, che non ha trovato l'accordo con l'Arsenal per il rinnovo.

Punto mercato – La strategia per gennaio e i piani per giugno: approcci molto diversi

Matteo Rasile - Autore

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